Alleggerire per alleggerirsi

Alleggerire per alleggerirsi

Marzo 6, 2021 0 Di Gionatan Mandice

I disturbi alimentari sono una cosa seria ed è importante che vengano riconosciuti e affrontati, quando presenti. Ma troppo facilmente si tende a voler (o volersi) etichettare in modo diagnostico e a interpretare una difficoltà come una malattia. La conseguenza spesso è di sentirsi anomali, impotenti e bisognosi della terapia risolutrice.

Nell’alimentazione riportiamo noi stessi e il nostro carico emotivo, così come in tanti altri momenti della quotidianità: il lavoro, il riposo, le relazioni, ecc. E questo lo facciamo tutti, chi più chi meno. Se però anziché cogliere il segnale, per esempio di un momento di difficoltà o della necessità di cambiare qualcosa nelle nostre abitudini alimentari, lo leggiamo come un difetto di fabbrica, non solo non cogliamo i segnali, ma entriamo facilmente in un circolo vizioso di autosvalutazione, incapacità e arrendevolezza.

Mi piace questo meme per due ragioni: la prima, appunto, è l’alleggerimento di un tema che troppo spesso prende impropriamente termini diagnostici, che non aiutano ma, al contrario, peggiorano. La seconda ragione è che nella battuta risiede parte del problema, ovvero quello di mangiare in modo disturbato e distratto.

La Mindful Eating ci insegna a dimagrire con più leggerezza, mettendo in luce quanto mangiare in modo dedicato e con maggiore presenza mentale ci aiuti ad autoregolarci con più efficacia e a sentirci più padroni di noi stessi e dei nostri comportamenti. Seguendo questa strada potremo progressivamente modificare le nostre cattive abitudini, ripulendo il momento alimentare da ciò che non gli appartiene, e sviluppare maggiore equilibrio. Spesso non si tratta di curare una malattia, ma di aprirsi verso un dimagrimento sano, piacevole e a lungo termine, con ritrovata fiducia in noi stessi.

Per saperne di più: https://www.gionatanmandice.com/mindfulness/mindful-eating/