A cosa serve la psicologia dello sport?

Potrei rispondere provocatoriamente a questa domanda con altre del tipo: a cosa serve l’allenamento? A cosa serve una dieta specifica? A cosa serve lo studio della tecnica o della tattica?

Come  psicologo dello sport mi occupo della preparazione mentale che è una delle componenti fondamentali della prestazione ed è spesso determinante.

Come le altre componenti, va allenata per ottenere risultati di eccellenza in modo continuativo.

psicologia dello sport

PERCORSI INDIVIDUALI

In un percorso di ottimizzazione della prestazione il mio approccio individua i processi mentali, funzionali e non, specifici dell’atleta (o del performer).

Il passo successivo è trovare, insieme a quest’ultimo, il percorso più breve ed efficace al potenziamento delle risorse individuali e al raggiungimento della massima prestazione, utilizzando gli strumenti più utili per la situazione specifica.

Il fine ultimo del lavoro è far corrispondere la prestazione potenziale con quella reale.

Una decina di incontri sono di norma sufficienti per raggiungere l’obiettivo e poter proseguire in modo autonomo.

Ci tengo a sottolineare alcuni aspetti: lo psicologo sportivo, a differenza di altre figure non professionali come il motivatore, ha un’ampia conoscenza della mente umana e dei diversi processi che la caratterizzano e ciò gli consente di realizzare percorsi unici e non standardizzati. Inoltre mira a favorire nell’atleta autonomia e miglioramenti a lungo termine.

Infine, diversamente da uno psicologo clinico, lo psicologo dello sport non si occupa di psicopatologia, bensì della normalità a livelli eccezionali, cercando di potenziare facoltà e risorse che gli individui utilizzano solitamente a livelli minori.

SQUADRE

Il lavoro di ottimizzazione con la squadra è la ricerca di quella particolare alchimia che quando viene raggiunta permette prestazioni ben oltre la somma delle risorse individuali.

Mi attrae molto la complessità del collettivo e delle sue possibili nuove configurazioni.

A mio modo di vedere questo lavoro deve chiamare in causa non solo i membri della squadra, ma possibilmente tutte le figure coinvolte, come allenatori, tecnici e dirigenti. 

Si tratta di far emergere e di gestire in modo sinergico tutte le forze presenti per farle convergere verso l’obiettivo comune.

La complessità questo di intervento psicologico non consente di definirne la durata prima di un’attenta analisi e confronto con le parti coinvolte. Il fine, anche in questo caso, è innescare evoluzioni efficaci e durature.

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